Uomo politico e comandante militare ucraino. Di origine cosacca, fu uno dei
maggiori esponenti del movimento rivoluzionario ucraino. Nel 1917, con la caduta
dello Zarismo, divenne il capo del comitato militare della nuova Repubblica
indipendente ucraina, organizzando un'accanita resistenza contro i Tedeschi.
Tuttavia, pur essendo sostenitore dell'indipendenza ucraina, era contrario alla
creazione di una Repubblica sovietica ucraina; quindi, nel 1920, si alleò
con il leader polacco Pilsudski nella lotta contro i bolscevichi, concedendo, in
cambio del riconoscimento dell'indipendenza, vaste zone del territorio ucraino.
Questa iniziativa gli consentì di organizzare un nuovo esercito, che
partecipò all'invasione polacca dell'Ucraina e alla conquista di Kiev nel
1920. Ma, respinti i Polacchi e firmato l'armistizio tra Russia e Polonia
(1920),
P. si ritrovò costretto a ritirarsi nella Galizia
occidentale, dove vi rimase sino al 1923, riuscendo a tenere in vita un debole
Governo in esilio. Morì assassinato (Poltava 1877 - Parigi 1926).